Contenitori per sanguisughe, vasi e acquari per sanguisughe

Nel XVI secolo, i contenitori per sanguisughe si sono di solito presentati sotto forma di vasi di vetro. Successivamente i contenitori sono diventati principalmente di latta, ma il vetro è rimasto il migliore materiale usato. Nel 19' secolo i contenitori per sanguisughe assumono essenzialmente due forme. La forma francese è quella della ciotola di riso di stagno: in effetti, nell'arte pubblicata nel peltro 1788, è stata trovata un'incisione riprodotta da Pa Salmon, che mostra una ciotola di riso, un oggetto domestico prodotto da peltro. E' un oggetto ovoidale sormontato da un tappo a vite. Una serie di fori praticati superiormente alla sfera che passano attraverso la sua circonferenza. Il coperchio, saldato da un anello, è provvisto di fori disposti a cerchio. Il testo specifica l'uso del salmone, ''ciotola di riso, in grado di cuocere nella pentola riso o piselli, o persino vermicelli''. Nel libro del padre di Bidault, medico e farmaceutico Etains, pubblicato nel 1927, nella definizione di scambio della ciotola di riso 10/16 di storia e arte farmaceutica diventa una ciotola per sanguisuga. L'autore non fornisce indicazioni su fonti o argomenti che hanno portato a ridefinire l'oggetto. La sanguisuga officinale è un robusto verme, resistente al freddo e al gelo, che richiede poco ossigeno. La ciotola di riso con la sua chiusura ermetica impedisce la fuga degli animali e dispone di fori di ventilazione sufficienti per mantenerli in vita. E' un oggetto domestico comune, compatto, facile da trasportare, disponibile tra gli infermieri e adatto a questa nuova funzione. Tuttavia, questa palla di riso non appare , al momento, nei cataloghi medici dei produttori. Vasi di terracotta, i prodotti che al momento rappresentano accuratamente la forma di queste ciotole con lo stesso tappo e fori di lato disposti nello stesso modo. La scritta ''sanguisuga'', annotata su alcune di essi, ne dimostra l'uso.
La seconda forma, anglosassone, è quella dei peltro inglesi, che ignorano la forma a palla di riso e producono vettori ''sanguisughe'', scatole rettangolari di latta con fori, per conservare e trasportare animali. vi sono, da queste due forme classiche, molte varianti. Le decorazioni, a volte sono semplici, altre spesso impreziositi da colori ricchi e variegati. Esistono anche modelli non standard. Ad esempio, il prossimo vaso descritto dal signor Blache e dal signor J.Ph Nicollier ed esperti, in un'asta a Versailles il 4 marzo del 1979; '' Contenitori molto curiosi di sanguisughe con un grande cilindro in cui l'altezza cilindrica tra il secondo contenitore ha praticato sul fondo fino a metà dei fori, un coperchio anch'esso a fori e sul lato la scritta ''sanguisughe''.