Sanguisughe e ricerca scientifica: alla scoperta di specie rare

Tra le tante curiosità di cui sono piene le sanguisughe, ecco che abbiamo trovato un'altra. Si tratta di una ricerca scientifica che vede protagoniste le sanguisughe come fonte di ricerca e come strumento di laboratorio se così possiamo dire, ma la cosa che sorprende di più, è che sempre le nostre amiche succhia sangue, hanno sempre un ruolo fondamentale e particolare. Ed ecco qui un estratto di un articolo dell'archivio scienze della Zanichelli, abbiamo scoperto l'efficacia particolare delle sanguisughe nella ricerca scientifica.

''Se nel caso della pratica medica si può parlare di un grande ritorno delle sanguisughe, l’utilizzo di questi parassiti nella ricerca scientifica rappresenta una novità a tutti gli effetti. L'idea è quella di utilizzare questi parassiti per agevolare la ricerca di specie rara o in via d'estinzione, al fine di identificare con maggiore precisione le aree da proteggere. Dopo il “pasto”, le sanguisughe preservano infatti tracce del DNA dell’ultimo animale di cui si sono nutrite. Questo DNA, una volta riconosciuto come appartenente ad una certa specie, può essere utilizzato per risalire all’area in cui quella specie vive.
Il problema può sembrare irrilevante nel caso di specie molto comuni, ma non è così se stiamo cercando di identificare l’habitat di animali rari. Precedenti tentativi basati sulle testimonianze dirette di osservatori, su sensori o telecamere hanno dato risultati deludenti: serve infatti una bella dose di fortuna perché un esemplare di una specie rara attraversi il nostro campo visivo o si imbatta in uno dei sensori che abbiamo posizionato. Se poi l’area da monitorare è molto estesa, le possibilità di successo calano drasticamente. E’ proprio in simili circostanze che le sanguisughe possono dare un contributo notevole: se una sanguisuga con tracce di un certo DNA viene raccolta in una determinata area, allora è molto probabile che l’animale che stiamo cercando si trovi abitualmente in quella zona, anche se non riusciamo a vederlo. La speranza è quindi che, con l’aiuto delle sanguisughe, sia possibile circoscrivere l’area in cui vivono alcune specie in pericolo, al fine di proteggerle.''
''Uno degli impieghi più affascinanti delle sanguisughe nel campo dell’ecologia riguarda il saola (o bue Vu Quang, Pseudoryx nghetinhensis), uno degli animali più rari al mondo, tanto da essere soprannominato unicorno asiatico.''
Questo dimostra quanto le sanguisughe siano piene di risorse per quasi tutti i campi applicativi, dalla medicina popolare alla ricerca scientifica, dalle terapie cosmetiche alle terapie per animali da fattoria. Le continue scoperte dimostrano quanto queste liscivie siano sempre state d'aiuto e utili fin dai tempi antichi.