Hirudo Medicinalis
Sanguisuga
Hirudo medicinalis
Ordine Hirudidea, sottordine Gnathobdellae, famiglia Hirudinidae. In greco la sanguisuga era detta bdélla, derivato dal verbo bdállø = mungere, succhiare, poppare. Sanguisuga deriva dal latino sanguis = sangue e sugere = succhiare. In latino classico era detta hirudo, un sostantivo femminile derivato, a quanto pare, dal verbo greco heirúø = estrarre, strappare, o dal suo equivalente erúø.
In italiano la sanguisuga è detta anche mignatta, un termine la cui etimologia è irta di punti interrogativi. Una delle ipotesi più allettanti potrebbe essere quella che ha un addentellato col dito mignolo, aggettivo ma anche sostantivo che potrebbe derivare da una trasformazione di minimus (piccolissimo) in mignimus, rinvenibile per esempio nel piemontese mignu = micio, mignìn = micino, passato a indicare anche il bruco o il verme. La sanguisuga infatti non solo ha l'aspetto di un verme, ma appartiene al phylum degli Anellidi, tanto come i lombrichi.
Da non confondere l'etimologia di mignatta con quella di mignotta, anche se pare possano condividere qualcosa. Mignotta, nel senso di prostituta, sgualdrina, deriverebbe dal francese antico mignotte, femminile di mignot, propriamente gattino (affine a mignon = carino, grazioso). Secondo altri mignotta sarebbe un volgarismo romanesco e da Roma è stato indubbiamente divulgato. Priva di fondamento documentario, ma molto diffusa, è la spiegazione così riassunta da F. Ravano (Dizionario romanesco, Roma, 1994): “L'origine del vocabolo risale a una popolare interpretazione dell'annotazione matris ignotae (di madre sconosciuta) apposta sui registri anagrafici del passato nei riguardi dei trovatelli, annotazione spesso abbreviata in m. ignotae e che, letta come una sola parola, passò a indicare una donna impossibilitata ad allevare un figlio dato il genere di vita condotta”.
Gli Gnatobdellidi (sottordine Gnathobdellae) posseggono nel faringe 3 piastre mascellari cosparse di dentelli, con le quali incidono l’epidermide delle loro vittime. La specie più nota è la Sanguisuga comune o Mignatta comune (Hirudo medicinalis medicinalis; L massima 15 cm), con 6 strisce longitudinali rosse o marroni sulla faccia dorsale e il ventre macchiettato. Un tempo, e talvolta ancora ai nostri giorni, serviva per praticare i salassi, e in seguito alla caccia indiscriminata cui venne sottoposta è ora piuttosto rara. Perciò oggi è spesso sostituita dalla Hirudo medicinalis officinalis, una sottospecie importata con sole 4 strisce dorsali longitudinali e ventre non macchiettato.
Per assumere il cibo la Sanguisuga preme la ventosa orale sull’epidermide della vittima, e la incide con le mascelle, che vengono usate come seghe circolari; la ferita ha pertanto la forma di una stella a 3 raggi. Contemporaneamente le ghiandole salivari, che sboccano tra le mascelle, secernono l’irudina, una sostanza che impedisce la coagulazione del sangue. Così la Sanguisuga succhia circa 10-15 cc di sangue, ma dopo il suo distacco dalla ferita ne sgorgano ancora 20-50. Nell’intestino della Sanguisuga il sangue viene condensato mediante eliminazione di acqua, e quindi digerito in un periodo che si prolunga per circa 6 mesi. Particolari batteri intestinali (Pseudomonas hirudinis) impediscono che il sangue accumulato vada in putrefazione e nello stesso tempo lo digeriscono con sorprendente lentezza. Questa utilizzazione estremamente parsimoniosa del nutrimento permette alla Sanguisuga di vivere per un anno e mezzo pur avendo riempito l'intestino una sola volta; ma anche dopo un periodo così lungo l’animale non muore di fame se non trova subito una nuova vittima. Esso digerisce infatti i tessuti del proprio corpo, e riesce in tal modo a sopravvivere, anche se è costretto a limitare la propria attività. A causa di questa capacità unica in tutto il Regno animale, la Sanguisuga è considerata da R. Lotz l'essere vivente che meglio di ogni altro può essere impiegato per esperienze sui lunghi voli spaziali.
La Mignatta è diventata piuttosto rara nelle nostre regioni, mentre una specie affine, con la quale viene spesso confusa, la Haemopis sanguisuga (L massima 15 cm), è ancora frequente nelle acque stagnanti e correnti. Sebbene il nome greco del genere, come quello latino della specie significhino succhiatore di sangue, questa specie non è ematofaga. I suoi dentelli mascellari sono troppo piccoli e troppo poco numerosi per incidere l’epidermide; pertanto la Haemopis sanguisuga si ciba di vermetti, larve di Insetti e di tutti gli animaletti che può inghiottire interi. I piccoli diverticoli del suo intestino e l’ampiezza dell’ano sono aspetti dell’adattamento a questo tipo di nutrizione. Il nome non appropriato della specie è dovuto a! fatto che essa viene confusa con una forma di aspetto simile dell’Europa meridionale e del Nordafrica, la Sanguisuga del cavalli (Limnatis nilotica; L massima 10 cm) che popola le sorgenti e le pozze ove si recano a bere Bovini ed Equini. Durante l’abbeveramento numerose Sanguisughe penetrano nelle narici, nel faringe, nel laringe e nell’esofago, e provocando un edema delle vie respiratorie possono condurre il soggetto alla morte per soffocamento. Anche l’uomo, dissetandosi negli stessi luoghi, è facilmente assalito dal parassita, soprattutto dagli animali giovani che passano inosservati, e che si insediano per giorni o settimane intere nel faringe, nelle tonsille, nella cavità nasale o sulle corde vocali.
La peggior piaga per l’uomo sono tuttavia gli Emadipsidi (famiglia Haemadipsidae), che popolano con circa 50 specie l’Asia meridionale e sudorientale, l’Oceania, il Madagascar e il Sudamerica. Particolarmente nota è la Haemadipsa zeylanica (L massima 3 cm), diffusa in gran numero nell’isola di Ceylon; essa è in grado di penetrare attraverso le più piccole fessure degli abiti, raggiungendo l’epidermide dell’ignaro viaggiatore e incidendola senza provocare alcun dolore. L’altissimo numero di queste Sanguisughe e la prolungata emorragia delle ferite hanno come conseguenza delle forti perdite di sangue. Questi Irudinei percepiscono la presenza di una vittima non soltanto dai suoi movimenti, ma anche grazie all’odore che essa emana; essi pertanto si spostano controvento in gran numero verso persone e animali immobili. L’unico Emadipside europeo è 1a Xerobdella lecomtei (L massima 4 cm), diffusa nelle Alpi, ove succhia in genere il sangue della Salamandra nera, ma anche di molti altri animali di modeste dimensioni; essa striscia fuori dei suoi rifugi nel terreno solo quando piove e durante le notti umide.
Sanguisuga
Con il termine sanguisuga vengono comunemente identificate le specie di Anellidi (vermi segmentati) appartenenti alla sottoclasse Hirudinea. Le sanguisughe vivono generalmente nelle paludi non inquinate delle regioni intertropicali, fino a latitudini moderate. La loro bocca è provvista di una ventosa con la quale si attaccano al corpo di un vertebrato, in genere un mammifero, ma anche pesci, e servendosi di mascelle chitinose dentellate incidono la cute della vittima per nutrirsi del suo sangue.
Un tipico rappresentante è Hirudo medicinalis, la comune sanguisuga dei nostri climi. La metameria non è così evidente, almeno dall'esterno, tuttavia il corpo delle sanguisughe è sempre composto da 34 segmenti. I segmenti sono suddivisi, ma solo esternamente, in più anelli ciascuno. La bocca è circolare e provvista di dentelli calcarei. Produce un potente anticoagulante per meglio succhiare il sangue e un anestetico per impedire alla vittima di provare dolore, permettendole così di nutrirsi indisturbata. Una volta nutrite, le sanguisughe possono rimanere per mesi senza prendere cibo.
Uso in medicina
Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte alle verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. Queste informazioni hanno solo un fine illustrativo.
La medicina galenica le usava volentieri come moderata terapia ablativa. Oggi vengono ancora applicate in medicina popolare, medicina alternativa, naturopatia per malattie delle vene, tinnitus e altre patologie, e raramente in chirurgia plastica ricostruttiva per promuovere la guarigione di interventi e per impedire cheratosi. Per scopi terapeutici si usano Hirudo medicinalis che provengono da culture controllate.
Si applicano da 2 a 10 sanguisughe sul posto indicato (ampiamente descritti in testi galenici antichi e moderni), sfruttando le proprietà anticoagulanti, antinfiammatorie e spasmolitiche dell'irudina iniettata dalla sanguisuga. Pare che l'irudina iniettata si conservi a lungo nel tessuto connettivo sottodermico locale.
Si conservano le sanguisughe "affamate" in vasi con acqua fresca (cambiata ogni due giorni), coperte con garza all'ombra fino all'uso. L'applicazione sul paziente disteso richiede un po’ di esperienza (preparazione, applicazione, sorveglianza per circa un'ora) e avviene in tardo autunno fino all'inizio della primavera.
Saziate, le sanguisughe si staccano da sole e vanno messe in un vaso di acqua fino alla loro morte forzata. Procedura che richiede esperienza. Il cliente va bendato e medicato in maniera che resista bene alla susseguente leggera emorragia che può durare anche 24 ore. Dei clienti con note allergie a sostanze animali si medicano inoltre con antistaminici locali contro il prurito.
Sanguisuga
Le sanguisughe sono anellidi che comprendono la sottoclasse Hirudinea . Ci sono sanguisughe d'acqua dolce, terrestre e marina. Come l' Oligochaeta , condividono la presenza di un clitellum. Come i lombrichi, le sanguisughe sono ermafroditi.
La sanguisuga medica europea ( Hirudo medicineis ) e alcuni congeneri nonché alcune altre specie sono state utilizzate per il salasso clinico per migliaia di anni, sebbene la maggior parte delle sanguisughe non si nutrano di sangue umano, ma di piccoli invertebrati, che mangiano interi.
Le sanguisughe emofagiche si attaccano ai loro ospiti e rimangono lì fino a quando non si riempiono, a quel punto cadono per digerire. Il corpo di una sanguisuga è composto da 34 segmenti. Tutti hanno una ventosa anteriore (orale) formata dai primi sei segmenti del loro corpo, che viene utilizzata per connettersi a un ospite per l'alimentazione, e anche rilasciare un anestetico per impedire all'ospite di sentire la sanguisuga. Usano una combinazione di muco e aspirazione (causata da muscoli concentrici in quei sei segmenti) per rimanere attaccati e secernere un enzima anti-coagulazione nel flusso sanguigno dell'ospite. Alcune specie di sanguisughe nutriranno i loro piccoli, fornendo cibo, trasporto e protezione; che è un comportamento insolito in un invertebrato .
Sistematica e tassonomia
Si presume che le sanguisughe si siano evolute da alcuni oligochaeta , la maggior parte delle quali si nutrono di detriti. Tuttavia, alcune specie nei Lumbriculidae sono predatorie e hanno adattamenti simili a quelli delle sanguisughe. Di conseguenza, la sistematica e la tassonomia delle sanguisughe hanno bisogno di essere riviste. Mentre le sanguisughe formano un clade, i restanti oligocheti non sono il loro taxon gemello, ma un diverso gruppo parafiletico contenente alcuni lignaggi che sono strettamente correlati alle sanguisughe, e altri che sono molto più distanti.
C'è qualche disputa sul fatto che Hirudinea debba essere una classe stessa o una sottoclasse della Clitellata . La risoluzione dipende principalmente dall'eventuale destino degli oligocheti, che come notato sopra non formano un gruppo naturale come tradizionalmente circoscritto. Un'altra possibilità sarebbe quella di includere le sanguisughe nel taxon Oligochaeta , che sarebbero quindi classificate come una classe e contenenti la maggior parte dei clitellati. I Branchiobdellida sono clitellati simili a sanguisughe che erano precedentemente inclusi negli Hirudinea ma apparentemente sono parenti piuttosto stretti.
Gli Acanthobdellidea più primitivi sono spesso inclusi nelle sanguisughe, ma alcuni autori li trattano come un gruppo clitellato separato. Le vere sanguisughe, dell'infracassa Euhirudinea , hanno ventose sia anteriori che posteriori e sono divise in due gruppi:
Rhynchobdellida (o Rhynchobdellae ): sanguisughe senza mascella, armate di una proboscide muscolare simile a una cannuccia che perfora un organo in una guaina retrattile.
Arhynchobdellida (o Arhynchobdellae ): sanguisughe che mancano di una proboscide e che possono avere o meno mascelle armate di denti.
Le vere sanguisughe, della sottoclasse Euhirudine, con ventose sia anteriori che posteriori, sono divise in due gruppi:
Rhynchobdellae : sanguisughe "senza mascella", armate di un organo muscoloso che colpisce la proboscide di paglia in un fodero a scomparsa. Le Rhynchobdellae sono composte da due famiglie: i Glossiphoniidae (sanguisughe appiattite con ventosa anteriore mal definita) e le Piscicolidae (hanno corpi cilindrici e una ventosa anteriore generalmente ben marcata, a forma di campana). I Glossiphoniidae vivono in habitat di acqua dolce; i Pisciolidae si trovano negli habitat di acqua di mare.
Arhynchobdellid : sanguisughe che mancano di una proboscide e che possono avere o meno mascelle armate di denti. Gli arynchobellids sono divisi in due ordini: Gnathobdellae e Pharyngobdellae.
Gnathobdelae : in questo ordine di sanguisughe "mascellate", armate di denti, si trova la sanguisuga per antonomasia: la sanguisuga medica europea (succhiasangue), Hirudo medicineis . Ha una mascella tripartita piena di centinaia di minuscoli denti aguzzi. Il segno dell'incisione lasciato sulla pelle dalla sanguisuga medica europea è una Y invertita all'interno di un cerchio. La sua controparte nordamericana è Macrobdela decora , una sanguisuga medica molto meno efficiente. All'interno di questo ordine, la famiglia Hirudidae è caratterizzata da sanguisughe acquatiche e la famiglia Haemadipsidae da sanguisughe terrestri. In quest'ultimo sono Haemadipsa sylvestris , la sanguisuga indiana e Haemadipsa zeylanica (Yamabiru), Japanse Mountain o Land Leech.
Faringobobelle : queste cosiddette sanguisughe a forma di verme sono costituite da sanguisughe d'acqua dolce o anfibia che hanno perso la capacità di penetrare nel tessuto dell'ospite e succhiare il sangue. Sono carnivori e dotati di una bocca relativamente grande, senza denti, per ingerire vermi o larve di insetti, che vengono deglutiti interi. Le faringobdelle hanno da sei a otto paia di occhi, rispetto a cinque paia nelle sanguisughe gnathobdelliformi e comprendono tre famiglie correlate. Le Erpobdellidae sono alcune specie di habitat di acqua dolce .
Riproduzione
Le sanguisughe sono ermafroditi, nel senso che sono organismi che hanno organi riproduttivi sia femminili che maschili (ovaie e testicoli rispettivamente). Si riproducono per fecondazione reciproca e il trasferimento dello sperma avviene durante la copulazione. La sanguisuga che esercita il ruolo del maschio farà crescere un sacco di spermatozoi vicino all'estremità della coda e la sanguisuga che interpreta la femmina lo morderà, riproducendosi così. Analogamente ai vermi di terra, anche le sanguisughe usano un clitellum per trattenere le loro uova e secernere il bozzolo.
Durante la riproduzione le sanguisughe utilizzano l'iniezione iperdermica del loro sperma. Usano uno spermatophore che è una struttura contenente lo sperma. Una volta accanto a un'altra sanguisuga, i due si allineeranno con il loro lato anteriore opposto agli altri posteriori. La sanguisuga spara quindi lo spermatophore nella regione clitellare della sanguisuga opposta dove il suo sperma si farà strada verso le parti riproduttive femminili .
Nutrizione delle sanguisughe
A partire dalla ventosa anteriore è la mascella, la faringe che si estende al raccolto, che conduce all'intestino, dove termina alla ventosa posteriore. Il raccolto è un tipo di stomaco che funziona come un compartimento espandibile. Il raccolto consente a una sanguisuga di immagazzinare sangue fino a cinque volte la sua dimensione corporea e, poiché la sanguisuga produce un coagulante, il sangue immagazzinato rimane allo stato liquido; a causa di questa capacità di trattenere il sangue senza la decomposizione del sangue, a causa dei batteri che vivono all'interno del raccolto, le sanguisughe medicinali devono solo nutrirsi due volte all'anno.
Si pensava da tempo che i batteri nell'intestino portassero alla digestione per la sanguisuga anziché agli enzimi endogeni che sono molto bassi o assenti nell'intestino. Relativamente recentemente è stato scoperto che tutte le sanguisughe e le specie di sanguisughe studiate producono esopeptidasi intestinali endogene che possono scollegare amminoacidi terminali liberi, un monomero di aminoacidi alla volta, da un polimero proteico che si sta progressivamente svolgendo e degradando. Tuttavia, la decompressione della proteina può iniziare dalla parte terminale amminica (coda) o carbossilica (testa) della molecola proteica. Accade così che la sanguisuga esopeptidasi (arilamidasi), eventualmente aiutata da proteasi da batteri endosimbiotici nell'intestino, inizia dalla coda o dall'amino-proteina, dall'estremità libera, rimuovendo lentamente ma progressivamente molte centinaia di singoli aminoacidi terminali per la risintesi in proteine che costituiscono la sanguisuga. Poiché le sanguisughe mancano di endopeptidasi, il meccanismo di digestione delle proteine non può seguire la stessa sequenza che avrebbe in tutti gli altri animali in cui le esopeptidasi agiscono in sequenza sui peptidi prodotti dall'azione delle endopeptidasi. Le esopeptidasi sono particolarmente importanti nella comune sanguisuga verme nordamericana Erpobdella punctata . Questa scelta evolutiva di digestione esopettica in Hirudinea distingue questi clitellati carnivori da Oligochaeta .
La carenza di enzimi digestivi (tranne le esopeptidasi) ma soprattutto la carenza di vitamine, ad esempio il complesso B nelle sanguisughe, è compensata dagli enzimi e dalle vitamine prodotti dalla microflora endosimbiotica. In Hirudo medicinalis questi fattori complementari sono prodotte da un rapporto simbiotico obbligatoria con due specie batteriche, Aeromonas veronii ea ancora uncharacterized Rikenella specie. Le sanguisughe non succhiasangue come Erpobdella punctata ospitano tre simbionti batterici, Pseudomonas sp., Aeromonas sp. E Klebsiella sp. (un produttore di melma). I batteri vengono trasmessi dal genitore alla prole nel bozzolo mentre si forma .
Morsi di sanguisuga
Sebbene tutte le specie di sanguisughe si nutrano di sangue, non tutte le specie possono mordere; Il 90% di essi si nutre esclusivamente di corpi in decomposizione e ferite aperte di anfibi, rettili, uccelli acquatici, pesci e mammiferi (compresi, ma non limitati a, gli umani). Una sanguisuga si attacca quando morde e rimarrà attaccata fino a quando non avrà riempito di sangue. A causa di un anticoagulante (irudina) secreto dalle sanguisughe, i morsi possono sanguinare più di una ferita normale dopo la rimozione della sanguisuga. L'effetto dell'anticoagulante svanirà diverse ore dopo la rimozione della sanguisuga e la pulizia della ferita.
Le sanguisughe normalmente trasportano i parassiti nel loro tratto digestivo che non possono sopravvivere nell'uomo e non rappresentano una minaccia. Tuttavia, batteri, virus e parassiti provenienti da precedenti fonti di sangue possono sopravvivere all'interno di una sanguisuga per mesi e possono essere ritrasmessi all'uomo. Uno studio ha rilevato sia l'HIV che l'epatite B nelle sanguisughe africane del Camerun .
Rimozione
Un metodo di rimozione raccomandato consiste nell'utilizzare un'unghia per rompere il sigillo della ventosa orale all'estremità anteriore (l'estremità più piccola e più sottile) della sanguisuga, ripetendo con l'estremità posteriore, quindi allontanando la sanguisuga. Mentre l'unghia viene spinta lungo la pelle della persona contro la sanguisuga, l'aspirazione del sigillo della ventosa viene rotta, a quel punto la sanguisuga dovrebbe staccarsi le mascelle.
Una tecnica comune ma sconsigliabile dal punto di vista medico per rimuovere una sanguisuga è quella di applicare una fiamma, una sigaretta accesa, sale, sapone o una sostanza chimica caustica come alcool, aceto, succo di limone, repellente per insetti, sfregamento termico o alcune bevande gassate. Questi fanno sì che la sanguisuga rigurgiti il contenuto dello stomaco nella ferita e si stacchi rapidamente. Il vomito può portare malattie e aumenta il rischio di infezione. Tirare semplicemente una sanguisuga afferrandola può anche causare rigurgito e aggiungere rischi di strappare ulteriormente la ferita e lasciare parti della mascella della sanguisuga nella ferita, che può anche aumentare il rischio di infezione.
Una sanguisuga attaccata esternamente si staccerà e cadrà da sola quando è saziata sul sangue, di solito in circa 20 minuti (ma rimarrà lì il più a lungo possibile), mentre gli attacchi interni, come il passaggio nasale o gli attacchi vaginali, sono più probabilità di richiedere un intervento medico .
Trattamento
Dopo la rimozione o il distacco, la ferita deve essere pulita con acqua e sapone e bendata. Il sanguinamento può continuare per qualche tempo, a causa dell'enzima anti-coagulazione della sanguisuga. L'applicazione della pressione può ridurre il sanguinamento, sebbene la perdita di sangue da un singolo morso non sia pericolosa. La ferita normalmente prude mentre guarisce, ma non deve essere graffiata in quanto ciò potrebbe complicare la guarigione e introdurre altre infezioni. Un antistaminico può ridurre il prurito e l'applicazione di un impacco freddo può ridurre il dolore o il gonfiore. Alcune persone soffrono di gravi reazioni allergiche o anafilattiche da punture di sanguisughe e richiedono cure mediche urgenti. I sintomi includono macchie rosse o prurito sul corpo, gonfiore della zona morsa (specialmente attorno alle labbra o agli occhi), svenimento o vertigini e difficoltà respiratorie .
Prevenzione
Non esiste un metodo garantito per prevenire i morsi di sanguisuga nelle aree infestate da sanguisughe. Il metodo più affidabile è quello di coprire la pelle esposta. L'effetto dei repellenti per insetti è controverso, ma è generalmente accettato che i repellenti per insetti forti (massima resistenza o tropicale) aiutano a prevenire i morsi. Le calze Leech possono essere utili per prevenire i morsi quando il corpo intero non sarà a rischio di contatto con le sanguisughe. Le calze di sanguisuga vengono tirate sopra i pantaloni di chi le indossa per evitare che le sanguisughe raggiungano la pelle esposta delle gambe e si attacchino lì o si arrampichino verso il busto. Le calze sono generalmente di colore chiaro che rende anche più facile individuare le sanguisughe che si arrampicano dai piedi e cercano la pelle a cui attaccarsi.
Ci sono molti rimedi casalinghi per aiutare a prevenire i morsi di sanguisuga. Molte persone hanno molta fiducia in questi metodi, ma nessuno di essi si è dimostrato efficace. [Citazione necessaria] Alcuni rimedi casalinghi includono: un residuo secco di sapone da bagno, foglie di tabacco tra le dita, paste di sale o bicarbonato di sodio, succo di agrumi e olio di eucalipto. L'idrossido di calcio diluito può anche essere usato come repellente, ma può essere dannoso o irritante per la pelle .
Sanguisuga
La sottoclasse di Hirudinea è quella delle sanguisughe. Comprende circa 650 specie di lunghezza compresa tra 1 e 20 cm. Circa 300 specie sono parassiti temporanei di animali marini, terrestri e di acqua dolce. Respirano attraverso la pelle, hanno due cuori, alcuni hanno una ventosa ad ogni estremità del corpo. Sono stati raccolti o / e coltivati in precedenza per eseguire il salasso, ma sono anche usati oggi per drenare il sangue dalle aree del corpo in cui il ritorno del sangue viene effettuato male.
In francese, la parola sanguisuga deriva dal latino sanguisuga , a sua volta deriva dal sanguis che significa sangue. La parola latina suga , anche vicino alla sanguisuga, significa "faccio schifo". Quando il nome della sottoclasse, Hirudinea , deriva dal latino haereo che significa "Sono d'accordo". In inglese, la sanguisuga è tradotta dalla sanguisuga, che significa anche sfruttatore, è una vecchia parola primitiva (laece) che designa un medico. L'uso medicinale è quindi ben marcato .
Descrizione
Il corpo delle sanguisughe è appiattito dorso-ventralmente, ovale o allungato a seconda del suo livello di contrazione. Gli unici organi visibili dall'esterno sono la ventosa anteriore, contenente l'apertura della bocca, e la ventosa posteriore, utilizzate per la fissazione. La sanguisuga respira attraverso la pelle e ha due cuori, ma non ha un cervello centralizzato. Alcuni possono misurare fino a 20 cm e pesare fino a 30 g. La sua altissima elasticità e flessibilità è sorprendente. Il corpo della sanguisuga è segmentato in circa 34 anelli.
Esistono molte specie di sanguisughe. Tra i più noti ci sono: la sanguisuga di mare ( Pontobdella muricata ); Sanguisuga medicinale ( Hirudo medicineis ), che succhia il sangue dei mammiferi ed è allevato per esigenze mediche. Un'altra sanguisuga medicinale è Hirudo verbena , anch'essa un succhiatore di sangue di mammifero, anch'essa allevata, con le stesse virtù della precedente e spesso confusa con essa; Dinobdella ferox (letteralmente il "feroce sanguisuga ").
Ciclo vitale
Le sanguisughe si nutrono di rifiuti organici per alcuni, altri si nutrono di invertebrati acquatici, i più conosciuti sono i parassiti del corpo e la cavità orale di diversi vertebrati (dai pesci agli esseri umani). Per questo, si attaccano con una ventosa al loro ospite, forano i tessuti delle mascelle con denti cornuti e succhiano il sangue. Le sanguisughe sono ermafroditi per la maggior parte di esse. Alcuni hanno una fecondazione reciproca tra due individui. La sua longevità media è stimata in 27 anni .
Popolazione
Le sanguisughe sono protette in molti paesi a causa della loro diminuzione, legate alla distruzione del loro habitat e all'inquinamento. Fino alla fine del XIX secolo, oltre cinquanta milioni di sanguisughe medicinali popolavano stagni e stagni francesi. Oggi ce ne sono pochissimi in Francia allo stato brado (specialmente nel massiccio centrale, nella Lozère). Il prosciugamento delle paludi ha arrecato gravi danni alla specie. L'inquinamento - fertilizzanti, pesticidi ed erbicidi - l'ha terminato. Quattro aziende nel mondo (Russia, Francia, Germania e Galles) allevano alcune specie per scopi medicinali, questa è l'irudinicoltura .
Uso medicinale
Tra le 650 specie di sanguisughe esistenti, la sanguisuga medicinale ( Hirudo medicineis ) è un vero alleato per la salute umana. Le proprietà anticoagulanti, antinfiammatorie, vasodilatatrici e anestetiche della sua saliva sono utilizzate in vari campi della medicina. Non è consigliabile rimuovere una sanguisuga applicando sale, repellente per zanzare, bruciandolo o tirandolo. In effetti, è probabile che la sanguisuga rigurgiti nella ferita e causi infezioni. Il metodo più sicuro è il seguente:
Metti un'unghia sulla pelle, proprio accanto alla bocca della sanguisuga (l'estremità più sottile). - Far scorrere lentamente ma con fermezza l'unghia verso la bocca per staccarlo. Proverà a rimanere unita. Se lo fa, tuttavia, non inizierà a succhiare il sangue immediatamente, puoi facilmente rimuoverlo di nuovo. - Quindi staccare la coda (la parte larga) e scartare la sanguisuga. - Non preoccuparti se la ferita sanguina abbondantemente: ciò è dovuto all'anticoagulante che l'animale ti inietta. La ferita prude per un po ', ma non dovrebbe essere graffiata per evitare infezioni. Se non hai nulla per rimuovere la sanguisuga, puoi lasciarla sola e sopportare il disagio fino a quando non è piena e sciolta. se stessa (da 30 minuti a 24 ore, a seconda della sua voracità e delle regioni del mondo). Tuttavia, è generalmente meglio liberarsene rapidamente.
A volte le sanguisughe (specialmente Dinobdella ferox ) penetrano in buchi naturali come la bocca, il naso, l'orecchio o la vagina. Questa situazione (irudiniasi) può essere molto pericolosa perché la sanguisuga ostruisce gradualmente il tratto respiratorio gonfiandosi di sangue. Può anche causare emorragie. Dovresti consultare un medico, ma in caso di emergenza, puoi fare i gargarismi con alcol forte (vodka, whisky, ecc.) O, in casi estremi, perforare la sanguisuga. Le sanguisughe non trasmettono parassiti dannosi per l'uomo. Tuttavia, il loro stomaco può contenere batteri che possono infettare la ferita se il parassita viene rimosso improvvisamente. Possono anche verificarsi allergie .
Fonte:www.summagallicana.it